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IL MOTO MORINI CLUB ROMA A MOTODAYS - Marzo 2011



 Già da ottobre 2010 avevamo stabilito cosa volevamo fare: un omaggio alla storia della Morini, esponendo modelli che ne fossero rappresentativi, dai due tempi al 1200.  E abbiamo tirato una lista di moto, più volte rivista, di moto che fossero significative, interrogandoci poi su quali fossero effettivamente disponibili nel parco moto dei soci, individuando quelle in condizioni migliori. E poi abbiamo richiesto la disponibilità dei proprietari ad esporle, e va detto che siamo rimasti sorpresi dal numero di adesioni che abbiamo ricevuto. 
Poi è cominciata la trattativa con la Fiera di Roma, per ottenere il maggior spazio al minor costo.  Noi volevamo tutto gratis, loro partivano da un tariffario abbastanza oneroso già per 25 mq.: alla fine, dieci giorni prima di Motodays, ci siamo accordati per 60 mq al prezzo di 25mq e un cospicuo numero di pass e biglietti omaggio.



 Poi ci siamo accollati tutta la parte amministrativa (moduli, contromoduli, circolari, certificazioni di conformità, liste allestitori e espositori ecc.) e siamo andati alla ricerca dei materiali occorrenti (feltro rosso per il pavimento, transenne, tavoli, pannelli, foto da esporre e così via). Eravamo indecisi se prendere anche una “ragazza immagine” che la Fiera di Roma forniva a 200 euro per 10 ore, ma poi abbiamo lasciato perdere, soldi buttati…e poi mogli e compagne varie non avrebbero apprezzato. La Fiera offriva tanti altri servizi, a pagamento ovviamente: catering e ristorazione, falegnami, elettricisti, hostess, interpreti, allestimenti stand… noi ci siamo fatti tutto in casa, altrimenti sarebbe stato un salasso.



Domenica iniziare l’allestimento, in un padiglione ancora deserto. Mercoledì portiamo le moto, e il padiglione è tutto un fermento di allestitori. Siamo nel padiglione 9, l’ultimo, insieme a pasticcerie siciliane, venditori di salumi, stand più propriamente motociclistici (caschi, abbigliamento, attrezzi…), Finanza, Carabinieri e Agenti di Custodia, e a fianco alla FMI. 

Disponiamo le moto a raggiera intorno ai nostri tavoli, in ordine cronologico, con i due corsarini in bella vista all’ingresso dello stand, e due pannelli con le foto più significative delle attività del club, e dei personaggi che hanno fatto la storia della Morini.



Abbiamo le seguenti moto: 125 due tempi, 175 gt, 175 settebello, corsaro reg. “due tappi” Corsaro 160 reg Verlicchi, 350 sport e gt a raggi, 500 5v, 250 2c, Kanguro K1, Kanguro XE, Camel 1° serie, Dart, Corsaro 1200, e corsarino scrambler e superscrambler.  E non abbiamo potuto il pur preventivati New York e Excalibur.


 
Giovedì inizia la mostra, con non tanta gente, venerdì c'è più affluenza, e sabato e domenica il pienone

 Il pubblico ha delle caratteristiche specifiche: i più anziani, quelli sulla 70ina, si fermeranno davanti alle 175 di cui, va detto, talvolta hanno ricordi piuttosto confusi. Quelli tra i 40/55 anni, magari con figli e mogli a seguito, cominceranno a ronzare intorno alle bicilindriche, anche intrufolandosi abusivamente dentro lo stand, e a lanciarsi in ricordi, commenti, spiegazioni tecniche più o meno corrette, ma la parte da leone la fa il superscrambler: è un pellegrinaggio di gente che, quando lo vede, lancia esclamazioni di gioia, “io ce l’avevo !, anche se il mio era un zz” (e qui onestamente ci siamo pentiti di non aver portato anche uno zz),  “quanti giri ci ho fatto”, “le ore che ci sono stato col culo sopra”, “quando andavo dal benzinaio poi gli dicevo ci vediamo tra un mese”, “che bello che era”, “quanto vorrei riaverlo”: Quanti padri che con gli occhi lucidi e la voce commossa cominciano a raccontare a figli adolescenti le loro vicende col corsarino,  gli indicano i particolari, gli illustrano le caratteristiche, e vorrebbero farsi, loro o magari il bambino di due anni, la foto sopra.




Il Corsarino piace molto e tutti si informano se è in vendita,  per loro o per il figlio o addirittura la moglie (bugia sfacciata, è solo un espediente per portarselo a casa e poi usarlo loro) ...se ne avessi avuti a disposizione una trentina credo li avrei venduti tutti, ma va detto che anche i figli, e le mogli apprezzano.

Un’esperienza toccante… e infatti tutti toccano il corsarino con le mani sporche, e noi a pulire…
Anche il 1200 ha la sua gloria, molti 20/30enni lo ammirano, commentano, in genere positivamente, alcuni lo hanno o hanno avuto o lo hanno guidato e raccontano di come hanno stracciato la jap di turno.
Insomma, per noi standisti in generale è un continuo di domande, richieste di informazioni, gente che racconta le loro storie, bigliettini da visita che si scambiano e copie del notiziario ristampate sul posto che vengono distribuite, fotografi professionali o dilettantissimi che scattano immagini, sky che fa una intervista fiume al nostro presidentissimo il tempo passa e non ce ne accorgiamo...se non il giorno successivo la fine di Motodays, quando, dopo uno smontaggio a tempo di record la domenica notte, la stanchezza prende il sopravvento.



Comunque bella esperienza, e la convinzione, confermataci dagli unanimi commenti positivi esplicitati o percepiti,  di aver fatto un gran bel lavoro, di esserci fatta una bella pubblicità, e di essere più che mai un grandissimo punto di riferimento per i Morinisti...scusate l’immodestia, ma è la realtà.

Vedremo l’anno prossimo se riusciremo a migliorarci.